giovedì 28 luglio 2011

Scrum in Church (1 parte)

niente di blasfemo!!! 
Nessuna mischia in chiesa! E' un articolo scaricato da http://scrum.jeffsutherland.com/2009/06/scrum-in-church.html molto interessante, che penso che commenterò in diversi post.
E' scritto dalla moglie di Jeff Sutherland, uno degli autori di Scrum che descrive l'applicazione del metodo, anzi del "framework" del marito, alle attività delle parrocchie della chiesa Unitariana (penso siano gli eredi di quel povero Michele Serveto che per sfuggire dall'inquisizione spagnola è finito letteralmente arrostito dai calvinisti!

Gli argomenti che apre questo breve testo sono molti. Comincio con uno che non concludo.

Ad un certo punto, citando penso un suo maestro, la signora Sutherland dice
"La teologia viene spesso definita come un discorso su Dio, ma il modo con cui noi umani ci organizziamo, riflette la nostra teologia. Siamo incoraggiati a trovare più metafore per esprimere una varietà di concetti inerenti Dio come realtà e mistero, Padre e Madre - ognuna delle quali è inadeguata. Ci viene insegnato a diventare consapevoli di come costruiamo la nostra visione del mondo e ad aprire gli occhi ad altri modi di interpretare la realtà."  Poi ribadisce "i modi in cui ci organizziamo, le strutture che creiamo per ordinare le nostre vite, e il nostro lavoro, rispecchiano la nostra più profonda visone teologica".

Già su queste frasi avrei da scrivere la mia autobiografia.  
Ricordo benissimo una delle mie prime lezioni di Catechismo alle elementari. Una illustrazione rappresentava un uomo pensoso con un mantello ed un bambino con che faceva una buca per terra. L'uomo era S.Agostino che  meditava l'essenza di Dio  Uno e Trino. Il bambino  disse che voleva svuotare il mare di tutta l'acqua e metterla nella sua buca. Ad Agostino che gli faceva notare l'impossibilità dalla cosa, il bambino (un angelo?) disse che anche lui non poteva contere nella sua mente finita tutta la complessità della conoscenza di Dio. 
Con questa consapevolezza, Agostino non smise pensare l'"incontenibile" anzi il suo lavoro-pensiero divenne un pilastro della cultura umana.

La mente mi è andata anche al libro che lessi da ragazzo "La seduzione dello Spirito" di H. Cox e che mi rese "ineludibile" il problema religioso.

E' tardi. Mi fermo per ora, con una domada aperta. 
Non importa ora quale "risposta" o meglio quale "via" viene seguita in questa avventura umana. Per quel che ora voglio dire, non importa se si segue la via proposta dalla Chiesa Cattolica, dalla Chiesa Ortodossa, dal protestantesimo del XVI secolo o successivo, o dall'ebraismo o dall'islam  o anche da un agnosticismo "ponderato e ragionato" come fu per esempio quello di Norberto Bobbio. 
Ma se il tema viene saltato, di che cosa sono il riflesso i modi in cui ci organizziamo, le strutture che creiamo per ordinare le nostre vite, e il nostro lavoro ?

WIP: penso che questo post, a cui ne seguiranno almeno altri due, avrà correzioni nei prossimi giorni.

ISPM: dimenticavo di segnare nel blog che l'esame ISPM è andato bene.

Nessun commento:

Posta un commento