martedì 1 maggio 2012

Zavorre - Manzoni libero !!!

Alla serie dei miei post Agile senza saperlo volevo affiancare Zavorre : casi che esprimono esattamente il contrario.
Sebbene sia convinto che la prima zavorra sia la superstizione, secondo la definizione che ho dato in questo post, e sebbene in questo periodo gli esempi di macro-zavorre non manchino, parto da un erlebins magari di piccolo valore, ma molto significativo.
Mia moglie insegna ed in questo periodo le case editrici mandano ai docenti i campioni dei loro testi sperando che vengano adottati. Ogni anno i testi sono sempre più voluminosi. Ricordo quando ero studente il Disegno storico della letteratura latina di Concetto Marchesi, un libro piccolissimo ma saturo di contenuto. Aveva il record per la densità di contenuti, ma anche gli altri testi quasi erano allo stesso livello.
I libri che porta a casa mia moglie invece,  per me sono soltanto un ingombro in casa e mia moglie dopo un po', per lo più li getta via. Pare un assurdità buttare via testi scolastici, ma realmente non valgono lo spazio che occupano.
Qualche giorno fa ho avuto la malaugurata idea di aprire un'edizione attuale dei "Promessi Sposi". Roba da vomitare!
Non pretendo che fosse l'edizione proposta da don Milani! Ho già scritto un post in cui parlo di come sia bello il romanzo e quanti piani di lettura possa avere, a tal punto che don Milani auspicava una "edizione popolare".
Già da ragazzo vedevo lo iato tra la bellezza del romanzo e la pesantezza della sua "scolasticità" per cui avevo fatto l'acronimo
Ai Lettori E' Simpatico Sebbene Alcuni Nefasti Docenti Resero Odioso:
Monumento Alla Nazione, Zio Ossequiato, Nume Imbalsamato

Ma quell'edizione raggiunge apici impensabili:  è una porcata!
Pochissime le note esplicative dal punto di vista lessicale o di riferimento storico.  In compenso:
- Un riassunto del capitolo che si sta per leggere.
- Una serie di domandine indisponenti alla fine di ogni capitolo.
-Ogni tanto (esempio incipit, scena del duello...) confronti con altri testi, di contesti del tutto diversi che trattano lo stesso argomento con mitragliata di domandine indisponenti sulla differenza tra i testi.
-Mirabilia: lo scopo per cui esiste la squola itagliana: la preparazione alle prove INVALSI !!!

Rimando a tra qualche riga la schifezza somma, ma mi domando: come può una persona affascinarsi alla lettura con un libro così? Non ha lo spazio per "fare suo" quanto legge, perchè la lettura sia un'esperienza!
Magari i ragazzi diventeranno bravissimi a superare i test a risposta chiusa, ma poi diventeranno dei "tecnici", come le nostre attuali "autorità" che si comportano come le autorità milanesi nel cap 28!!

Il peggio di quel testo consite nel fatto che ogni tanto vi sono delle righe sottolineate e al loro fianco il curatore mette un suo commento, un nota-bene che:
1) soffoca la lettura
2) questi nota bene, in modo discreto, dovrebbe farli l'insegnante in base alla sua sensibilità ed al feed-back della classe.
Ricordo un racconto di Starnone che descriveva un prof che aveva deciso di fare le pulci al Manzoni e, arrivato alla bambina di forse nov'anni,  faceva notare che si arrotonda alla decina, quindi Manzoni avrebbe dovuto scrivere o bambina di nov'anni o bambina di forse dieci anni.Quello è un racconto comico, ma era comunque un insegnante con la sua umanità e la sua responsabilità. Qui invece l'insegnante diventa un manovale del testo.
Ecco la zavorra delle zavorre. La "manovalizzazione" del lavoro. Rimando al testo Intrinsic motivation at work per maggiori dettagli. Qui si sta andando nella direzione opposta a quella indicata da Kenneth W. Thomas . Vi sono "decisori" che organizzano il lavoro in modo da togliere ogni margine decisionale a chi deve eseguirlo, e questo non solo nel settore informatico (la grande diffidenza nel confronti dell'approccio agile), ma anche nella scuola. Questa "manovalizzazione" cosa porta se non ad una perdita di motivazione? (non c'è cosa più amara dell'alba di un giorno in cui nulla accadrà etc..)

Mia moglie mi ha detto che - regola non scritta - visto che i Promessi Sposi è scritto in italiano, quindi non ha bisogno di traduzione, va bene qualsiasi edizioni che i ragazzi portino (del nonno, del vicino, dell'hard-discount, rilegata in pelle...) , basta che la portino!!!!

Nessun commento:

Posta un commento