sabato 19 novembre 2016

Renzi Sbaglia / Il progresso è finito.

I dati dei sondaggi, per quanto possano essere credibili vedono una gran parte dell'elettorato tra gli indecisi: lo credo bene, non c'è stato un dibattito sul tema della riforma nella nazione, ma sul pro-contro a governo, europa, migranti e simili.
Un dato interessante (per quanto possa essere vero) dice che sopra i 65 anni gli elettori sono più favorevoli al SI mentre scendendo con l'età la situazione cambia.
Un'interpretazione dice che gli over65 ( e direi anche 70) sono più orientati a guardare le TV ed essendo la RAI strumento del governo e Mediaset variamente intrallazzata, difendono le ragioni del governo quindi del SI.
Le altre fasce di età si rivolgono ad internet e si rivolgono per alimentare i propri pregiudizi. Chi è per una posizione segue quello che la conferma oppure va sulla posizione opposta (raramente) ma solo per attaccare.

Interpretazione interessante, ma io ne avrei un'altra. Renzi, senza entrare nel merito della riforma, sostiene che quello è il cambiamento. Ma il fatto che il cambiamento, il nuovo, sia un valore in sè, è un concetto tipico della generazione nata prima degli anni '40. 
Per convincersene basta guardare le pubblicità della fine anni 50 ed anni 60, il cui target erano gli over20 di allora: qualsiasi prodotto doveva essere una novità, rappresentare un cambiamento, realizzato con i più moderni mezzi tecnologici, "uhe cavernicoli non siamo più all'età della pietra!" e via discorrendo. E quella generazione lì ha accettato positivamente cambiamenti che nel lungo periodo si sono dimostrati insostenibili (problema ecologico innanzitutto, ma anche nel tessuto sociale e demografico).
Se analizziamo la pubblicità degli anni '90 vediamo un ripetersi di "mulino bianco", sapori di una volta, ...secondo la tradizione, ricordi quand'eri bambina?.... e se qualche cambiamento tecnologico veniva sottolineato era per un risparmio energetico, per un rispetto dell'ambiente etc.... Quindi col tempo, il cambiamento non è più un valore in sè, ma lo diventa in un contesto molto più articolato.
Potrebbe essere questa anche una spiegazione del divario relativo all'età.

Forse sarebbe stato meglio non insistere sul cambiamento ma scendere nei dettagli della riforma....

per approfondire...

Nessun commento:

Posta un commento